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Alda Merini

foto di Giuliano Grittini at it.wikipedia, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8366784

La celebre e tormentata poetessa milanese Alda Merini conobbe il poeta e medico tarantino Michele Pierri, durante i primi anni della sua formazione letteraria. Dopo la morte del primo marito, intrattenne con l’oramai anziano dottore un’intensa relazione intellettuale che si trasformò in un dolce rapporto sentimentale. Dopo anni di scambi epistolari appassionati, Alda Merini si trasferì a Taranto dove finalmente sposò Michele Pierri. Nonostante la grande differenza di età, i due vissero una relazione intensa e profonda in grado di placare i tormenti che affliggevano da tempo la poetessa. La serenità non durò a lungo, con l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’anziano conserte, Alda Merini venne nuovamente internata per un breve periodo in un ospedale psichiatrico. Tornata a Milano si alternarono anni di estrema solitudine a momenti di successo editoriale. Sul finire degli anni Novanta la salute della scrittrice peggiorò notevolmente a causa di una vita che non le aveva risparmiato dolori e cure invasive. Morì il 1 novembre 2009 a Milano.

Il Museo Marta di Taranto

isultati immagini per marta taranto

Via Cavour 10,

aperto tutti i giorni dalle h. 8.30 alla h.19.30, ultimo ingresso h.19.00

Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, MArTA, è sicuramente una delle eccellenze museali italiane. Fu istituito nel 1887 e ha sede, fin da allora, nell’ex Convento del XVIII dei Frati Alcantarini. Poco rimane dell’edificio originario che si sviluppa intorno al perimetro porticato del chiostro.
I numerosi reperti, che emergevano dal sottosuolo di Taranto, conobbero una prima sistemazione sul finire del XIX secolo, a cui sono seguiti nuovi riallestimenti, volti a organizzare, in maniera museograficamente coerente, il ricco patrimonio archeologico qui conservato. Nel corso degli anni, il museo è stato temporaneamente chiuso al pubblico, smantellato e ri-assemblato. Al termine di un lungo percorso di lavori di adeguamento e ristrutturazioni, nel dicembre del 2007, è stato inaugurato il nuovo museo di Taranto, ribattezzato ufficialmente Marta.

Il piano terra ospita gli spazi per le mostre temporanee, mentre nei piani superiori è allestita la ricchissima collezione permanente.

Il percorso espositivo, strettamente legato ai riferimenti territoriali, è organizzato per aree tematiche connesse ai diversi aspetti della vita e della storia dell’area tarantina, all’interno di ampie fasce cronologiche.
Il visitatore potrà ammirare numerosi vasi attici rossi e neri decorati con storie mitologiche; potrà osservare eccezionali sculture in bronzo e marmo e incantarsi difronte a magnifici gioielli in oro e pietre dure, frutto della raffinatissima arte degli orafi locali e testimonianza dello splendore e dell’opulenza raggiunta da questa società.

Testa di donna, IV secolo a. C

(Foto di Maria – Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20263809)

Orecchino in oro, IV secolo a.C.

(foto di Maria – Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20263809)

Vittorio Bodini

Vittorio Bodini fu un poeta e uno studioso di letteratura spagnola nato a Bari nel 1914. Crebbe a Lecce, dove animò il dibattito intellettuale sulla cultura salentina. Docente di letteratura spagnola all’Università di Bari, divenne non solo uno dei principali riferimenti della cultura iberica in Italia, ma soprattutto un apprezzato traduttore dei classici letterari spagnoli. Nel 1960 si trasferì a Roma senza tuttavia mai abbandonare i suoi interessi per la cultura meridionale ed in particolare per quella salentina. Morì nella capitale nel dicembre del 1970.


Vittorio Bodini- pubblico dominio-

Palazzo Achilleion

PALAZZO ACHILLEION

Corfù, Achilleion (Foto di Piotrus – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12187305)

Vicino al villaggio di Benítses, il Palazzo Achilleion si trova a soli 12 Km dal centro della città di Corfù, nel pittoresco borgo di Gastoúri.

La residenza dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, conosciuta come Sissi, è un palazzo in stile neo-classico-pompeiano, progettato dall’architetto napoletano Raffaele Caritto nel 1890. La struttura, al cui interno convivono numerosi stili, è caratterizzata da una scenografica ed elaboratissima scalinata centrale, e all’esterno dalle sue panoramiche terrazze e dai suoi lussureggianti giardini.

Oggi, trasformato in museo, ospita numerose opere ispirate alla mitologia greca secondo il gusto e la sensibilità di fine Ottocento; è meta di numerosi turisti, non solo per il fascino che la figura dell’imperatrice continua ad esercitare sulle nuove generazioni, ma soprattutto per l’incantevole vista che si gode dai suoi molti punti panoramici.

Corfù, Achilleion, esterno

Foto di Thomas Schoch — own work at http://www.retas.de/thomas/travel/corfu2006/index.html, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=843512

Il Palazzo è aperto alle visite tutti i giorni.

INDIRIZZO: Achilleio 490 84, Gastoúri, Grecia

CONTATTI TEL: +30 2661 056210

L’isolotto di Pontikonissi

L’ISOLOTTO DI PONTIKONISSI E IL MONASTERO DI VLACHERNA

La penisola di Kanoni, a sud di Corfù città, nell’insenatura naturale di Garitsa, offre uno dei panorami più suggestivi dell’isola: quello del monastero di Vlacherna, che sembra quasi sorgere in mezzo al mare, collegato alla terraferma da uno stretto pontile che funge da attracco per le barche dei pescatori. Da questo porticciolo è possibile raggiungere il piccolo isolotto di Pontikonissi con la sua cappella dedicata al Cristo Pantokrator. Su questo luogo sono nate numerose leggende legate a suggestioni sia letterarie che artistiche. Si dice che proprio a questo isolotto si sia ispirato il pittore Böcklin per il realizzare il famoso quadro simbolista L’isola dei morti. E se questa interpretazione non convincesse qualcuno, si potrebbe in alternativa prestare fede a quanti invece hanno voluto vedervi l’isola in cui Shakespeare ambientò la Tempesta o ancora la nave con la quale i Feaci accompagnarono Ulisse a Itaca, tramutata in pietra, per vendetta, da Poseidone.

Pontikonissi, veduta [foto di Alinea CC BY 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0)]

Arnold Böcklin, L’isola dei morti (terza versione)

Mon Repos

VILLA MON REPOS

Villa Mon Repos

foto di Marc Ryckaert (MJJR) – Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20310622

La bella tenuta Mon Repos si trova sulla penisola di Kanòni, nel luogo in cui anticamente sorgeva il centro più importante dell’isola: Paleópolis. La villa in stile neo-classico è stata, in passato, la residenza dei governatori britannici: qui nacque il principe Filippo di Grecia, consorte della regina Elisabetta II d’Inghilterra. Oggi al suo interno si può visitare il museo che illustra la storia della residenza e degli scavi archeologici dell’area, che hanno restituito interessanti reperti provenienti dalle antiche terme che i Romani avevano edificato in questo sito.

Nel rigoglioso e vasto parco alberato che circonda la Villa si trovano le rovine di antichi santuari greci dedicati alla dea Era e ad Apollo e, in cima ad una scarpata, difronte al mare, si possono ammirare i resti di un tempietto dorico ancora ben conservato.

Penisola di Kanòni, Dairpfela 16, Corfù

Vecchio Forte Veneziano

VECCHIO FORTE VENEZIANO

Un tempo la città di Corfù, in virtù del suo ruolo di importante baluardo difensivo veneziano contro le incursioni saracene, era circondata da un poderoso sistema di mura.

La più antica fortezza a ridosso del mare sorge sull’isoletta naturale che si trova all’estremità orientale di Corfù. Vi si può arrivare superando il ponte che collega il promontorio alla città, dopo aver percorso la Spianada, una delle strade più belle del centro storico. Il fossato è oggi utilizzato come approdo di pescherecci.

Il nucleo più antico del forte risale all’epoca bizantina, ma furono i veneziani che ne rinforzarono i bastioni e gli conferirono l’aspetto attuale. Agli inglesi si deve invece la costruzione di ulteriori strutture difensive e, nel 1840, della piccola cappella dedicata a San Giorgio in stile neo-dorico. Soltanto alcune delle parti di questo imponente complesso sono oggi visitabili, ma anche solo il panorama che si gode da questo luogo merita una visita.

EOS, Aurora

EOS, LA DEA DELL’AURORA

Nella mitologia classica Eos, ovvero la dea dalle dita rosate, era la dea dell’Aurora. Il suo arrivo da Est, a bordo di una biga dorata, precede il carro di Apollo e il giorno. Soggetto molto popolare nell’arte e nella letteratura è rappresenta come una bella fanciulla elegantemente vestita. La sua avvenenza e i suoi amori destarono l’antipatia di Afrodite che la punì condannandola ad amori infelici. Ovidio narra che la rugiada mattutina altro non sia che le lacrime della triste Eos per la morte di uno dei figli, vittima dell’ira di Achille, durante la guerra di Troia.

Guercino, L’Aurora, Roma, Casino Ludovisi.

Di Guercino – The Yorck Project (2002) 10.000 Meisterwerke der Malerei (DVD-ROM), distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN: 3936122202., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=152454

Achilleion Palace

Corfu, Achilleion (Author: Piotrus – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12187305)

Close to Benítses, Achilleion Palace is located 12 km far from Corfu city center, in the picturesque village of Gastoúri.

The summer residence of Empress Elisabeth of Austria, known as Sisi, is a neoclassical-and Pompeian-style palace, designed by the Neapolitan architect Raffaele Caritto in 1890. The building, in which different styles coexist, is characterized by a spectacular and very elaborate main staircase and, externally, by panoramic terraces and lush gardens.

Turned into a museum, today it hosts various works inspired by Greek mythology in line with the style that is typical of the end of the nineteenth century; it attracts many tourists, not only for the appeal Sisi still holds for present generations, but especially for the enchanting view enjoyable from its various panoramic spots.

Corfu, Achilleion, the exterior

Author: Thomas Schoch — own work at http://www.retas.de/thomas/travel/corfu2006/index.html, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=843512

Visits are allowed every day

ADDRESS: Achilleio 490 84, Gastoúri, Greece

CONTACTS: +30 2661 056210

Pontikonisi island and Vlacherna monastery

Kanòni Peninsula is located south of Corfu, within Garitsa natural bay, and offers one of the most enchanting views in the island: that of Vlacherna Monastery, which seems to rise in the middle of the sea. It is connected to the mainland through a narrow jetty, used as a dock for fishing boats. From this small dock it is possible to get to Pontikonisi islet, with its Byzantine chapel dedicated to Christ Pantokrator. Various literary and artistic echoes have been linked to this place. Many people have identified it with the subject of Böcklin’s painting, Isle of the Dead, whereas others with the island where Shakespeare set The Tempest; further, according to legend, it may be the Phaeacians’ ship Neptune turned into stone as an act of revenge.

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