Pier Paolo Pasolini went on a journey across Puglia in 1951 and there he wrote a report, published in the Roman newspaper Il Quotidiano in the same year. A more structured publishing project, Le Puglie per il viaggiatore incantato, left unfinished, should have arisen from the notes kept during the journey, which led the writer from Bari to Lower Salento.
In this itinerary we suggest the traveler play the role of a modern and enchanted flâneur and penetrate the streets of Apulian towns, as Pier Paolo Pasolini did in 1951 when he got to Bari by train, a town that was “sconosciuta, distesa contro il mare”.
Pier Paolo Pasolini nel 1951 compie un viaggio in Puglia da dove scrive un reportage che verrà pubblicato lo stesso anno sulla testata romana «Il Quotidiano». Dagli appunti del viaggio, che portò lo scrittore da Bari sino al basso Salento, sarebbe dovuto nascere un progetto editoriale più articolato, rimasto incompiuto, dal titolo Le Puglie per il viaggiatore incantato.
In questo itinerario suggeriamo al viaggiatore di vestire i panni di un moderno e incantato flâneur e di addentrarsi per le vie delle cittadine pugliesi come fece Pier Paolo Pasolini, quando nel 1951 arrivò in treno a Bari, una città «sconosciuta, distesa contro il mare».
This itinerary was conceived as a journey across Italy and Greece during the evocative Catholic and Orthodox Easter celebrations. The journey, which develops in Ruvo di Puglia, Canosa, Molfetta, Bari, and Taranto and, in the Ionian Islands – Corfu and Lefkada – will allow the traveler to come into contact with colored processions, Passion plays, culinary customs and old ritual traditions, often between religion, folklore and apotropaic beliefs.
Questo itinerario è stato concepito come un percorso da svolgersi durante le suggestive celebrazioni pasquali cattoliche e ortodosse, in Italia e in Grecia. Il tragitto, che si snoda tra Ruvo di Puglia, Canosa, Molfetta, Bari, Taranto e, nelle Isole Ionie, a Corfù e Lefkada, permetterà al viaggiatore di entrare in contatto con colorate processioni, drammatiche rappresentazioni della Passione, usanze gastronomiche e antichissime tradizione rituali, spesso in bilico tra religione, folklore e credenze apotropaiche. Le guide di questo itinerario saranno studiosi, antropologi e scrittori che da molti decenni oramai guardano con vivo interesse a queste manifestazioni della cultura popolare.
This itinerary suggests a journey across Puglia and Ionian Greece following in the footsteps of Lalla Romano and Emilio Cecchi. The title is derived from Cecchi’s travel journal Et in Arcadia ego and Vincenzo Consolo’s essay on Lalla Romano Et in Arcadia Lalla. In Spring 1934 Cecchi had traveled with his son across the Ionian Islands and the Peloponnese, reaching Crete. That experience gave birth to a book published in 1936, whose single chapters had already been published as reportage articles.
Questo itinerario propone un viaggio tra la Puglia e la Grecia ionica sui passi di Lalla Romano ed Emilio Cecchi. Il titolo è liberamente ispirato al diario di viaggio di Cecchi Et in Arcadia ego e al saggio su Lalla Romana di Vincenzo Consolo Et in Arcadia Lalla. Nella primavera del 1934 Cecchi aveva viaggiato, in compagnia del figlio, per le Isole Ionie e il Peloponneso, spingendosi fino a Creta. Da quell’esperienza nacque un libro edito nel 1936, i cui singoli capitoli erano già stati precedentemente pubblicati come articoli di reportage.
In this itinerary we suggest the traveler discover the beauties of Corfu, ideally walking next to Empress Elisabeth of Austria, known as Sisi, who deeply loved Greece, especially this island where she spent long holidays in search of that inner peace she seemed to miss at the imperial court of Vienna.
In questo itinerario proponiamo al viaggiatore di scoprire le bellezze di Corfù passeggiando idealmente a fianco dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, la sovrana, conosciuta come Sissi, che amò profondamente la Grecia e in particolare quest’isola, nella quale trascorreva lunghi periodi di vacanza in cerca di quella pace interiore che sembrava mancarle nella corte imperiale di Vienna.